Lui mi tradisce….Ma chi è la “vittima”?

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Lui mi tradisce….Ma chi è la “vittima”?

Quando si parla di tradimenti all’interno di una coppia, quasi sempre, si è portati a immedesimarsi e quindi a simpatizzare per la persona tradita, la si vede come una vittima, come colei che sta soffrendo, come colei che ha subito un gravissimo torto dal compagno senza averne “colpa” o responsabilità. L’altro, il “traditore” è spesso coperto di biasimo, non solo dal partner, ma anche da chi lo conosce e gli è più vicino.

Lui mi tradisce….Ma chi è la “vittima”?

Quando si parla di tradimenti all’interno di una coppia, quasi sempre, si è portati a immedesimarsi e quindi a simpatizzare per la persona tradita, la si vede come una vittima, come colei che sta soffrendo, come colei che ha subito un gravissimo torto dal compagno senza averne “colpa” o responsabilità. L’altro, il “traditore” è spesso coperto di biasimo, non solo dal partner, ma anche da chi lo conosce e gli è più vicino.

Tutto questo perché di solito quando si pensa al tradimento, si pensa ad un atto di leggerezza, di superficialità, di mancanza di amore e di rispetto per l’altro, ma dietro ad un tradimento ci possono essere molteplici ragioni e ogni tradimento può avere diverse sfaccettature e diversi significati, così come gli altri comportamenti umani, anche il tradimento trasmette un messaggio e in quanto tale va decodificato.
Non si pensa quasi mai al fatto che chi tradisce può essere ancora molto innamorato del partner, di un partner che però, magari, ha smesso di ascoltare, di osservare, di prestare quelle piccole attenzioni che, anche in una relazione che dura da molti anni, continuano ad essere la linfa vitale del rapporto.
Cosa accade quando l’altro non guarda più, non comunica ed i silenzi in casa sono sempre più assordanti? Quando l’altro c’è, ma solo fisicamente, quando apparentemente si è in coppia, ma in realtà si è soli con se stessi?
Ovviamente ognuno reagisce in modo diverso, nella maniera che forse più rispecchia il proprio carattere, ma una delle reazioni, neanche molto rara, è proprio quella di tradire questo partner tanto amato quanto assente.
Non sempre si ha la forza o la volontà per affrontare quello che non funziona più all’interno della coppia, vorrebbe dire alterare un equilibrio e spesso si preferisce mantenere gli equilibri, per quanto disfunzionali, piuttosto che andare incontro all’incognita del cambiamento, così si finisce per cercare fuori quello che da tanto tempo in casa non si riesce più a trovare, a volte per tentare di mandare un ultimo messaggio al compagno, per provare a scuoterlo dal suo torpore, altre volte solo per continuare a sentirsi “vivi” e desiderabili.
Quindi il tradimento non è sempre e soltanto una questione di “sesso”, ma anche di ricerca di attenzione, una ricerca di affetto, per quanto possa apparire paradossale cercare amore nell’avventura di una notte.
Ma allora in questi casi, chi è la “vittima”? E’proprio la coppia, non il singolo partner preso separatamente, visto in quest’ottica il tradimento può diventare un “fallimento” per entrambi i partner, perché molto spesso entrambi hanno dato, magari in modi diversi, il loro contributo. Alcune volte però questi possono diventare tradimenti “terapeutici”, quando c’è ancora un amore profondo da parte di entrambi, possono aiutare ad uscire dal torpore che li aveva incatenati e a trovare la forza per parlare, finalmente in modo aperto e sincero, dei propri bisogni, dei propri desideri e di tutto ciò che può aiutare la coppia a crescere.