Disturbo di ansia
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L'ansia è un'esperienza emozionale spiacevole che insorge davanti a qualcosa che non si conosce ed è caratterizzata da un senso di profondo disagio, da una crescita della tensione, avvertita a livello sia fisico che psichico, ma anche da preoccupazione, paura e sensazione di impotenza. A tutti può succedere di vivere questa esperienza in occasione di una circostanza avvertita come "pericolosa", ad esempio un esame, ma alcune volte l'ansia può anche manifestarsi in assenza di una motivazione apparente. L'ansia si differenzia però dalla semplice paura, in quanto, la paura è caratterizzata dal timore di fronte a un evento reale, tangibile, che tutti possono riconoscere come fonte di preoccupazione, è quindi quell'emozione che si prova di fronte a una situazione reale come un esame, un terremoto, ecc., passata la situazione pericolosa la paura svanisce con essa.
Nel caso dell'ansia non c'è tale correlazione tra evento reale e stato emotivo negativo. Nel caso della paura il pericolo è evidente e oggettivo, nel caso dell'ansia esso è nascosto e soggettivo. In generale l'ansia può essere definita come l'espressione di un conflitto interno che è fondamentale indagare per poterlo poi rielaborare.
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L'ansia è il sintomo principale dei cosiddetti disturbi d'ansia, Il DSM propone sei categorie principali di tali disturbi: fobie, disturbo di panico, disturbo d'ansia generalizzato, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbo post-traumatico da stress e disturbo acuto da stress. Accade frequentemente che un persona che soffre di un particolare disturbo d'ansia manifesti anche sintomi appartenenti ad un altro disturbo d'ansia, in questo caso si parla di comorbilità, infatti i sintomi che rientrano in questa categoria non sono completamente specifici, per esempio i segni somatici dell'ansia (sudorazione, battito cardiaco accelerato ecc.) sono comuni sia al disturbo di panico, sia a quello d'ansia generalizzato che al disturbo post-traumatico da stress.
ANSIA E LO PSICOLOGO roma
Le fobie sono caratterizzate da un'ansia clinicamente significativa provocata dall'esposizione a un oggetto o a una situazione temuti, tale ansia, spesso, determina condotte di evitamento delle stesse situazioni ansiogene, fino a limitare significativamente la vita quotidiana dell'individuo. Tali disturbi si suddividono in fobie specifiche e fobie sociali.
DISTURBO D'ANSIA E FOBIE LO PSICOLOGO roma
Le fobie specifiche sono timori del tutto ingiustificati e irrazionali, provocati dalla presenza o dall'attesa di un oggetto o di una situazione specifici, ad esempio, paura di volare, delle altezze, di animali, delle iniezioni, del sangue, ecc., quando la persona è esposta allo stimolo fobico, prova un'ansia immediata, che può anche prendere la forma di un attacco di panico, di conseguenza tenderà ad evitare tutte le situazioni ansiogene oppure a tollerarle con estremo disagio. L'evitamento, l'ansia o il disagio esperiti dalla persona finiscono con l'interferire in modo significativo con la routine del soggetto stesso. Quindi potremmo dire che con il termine fobia in genere ci si riferisce ad una sofferenza psicologica soggettiva e ad una menomazione del funzionamento sociale o lavorativo come conseguenza dell'ansia. Il tasso di prevalenza di tali disturbi si aggira attorno al 7% negli uomini e al 16% nelle donne (Kessler et al., 1994; Magee et al., 1996).
DISTURBO D'ANSIA E FOBIE SOCIALI LO PSICOLOGO roma
La fobia sociale è caratterizzata dalla paura marcata e persistente di una o più situazioni sociali o di prestazione, in cui la persona è esposta al possibile giudizio degli altri. Anche in questo caso, come nelle fobie specifiche, l'esposizione alla situazione temuta provoca ansia e nonostante la persona si renda conto dell'irrazionalità della sua paura, tende comunque ad evitare tali situazioni, che, quando non evitate vengono comunque tollerate con enorme disagio. Tali fobie interferiscono notevolmente con la vita quotidiana della persona. Le fobie sociali sono molto comuni, sono infatti presenti nell' 11% degli uomini e nel 15% delle donne (Kessler et al., 1994; Magee et al., 1996). Il loro esordio è spesso localizzato nell'adolescenza, quando l'interazione con gli altri assume un'importanza significativa nella vita della persona. Non è raro tuttavia che queste paure si manifestino anche tra i bambini.
DISTURBO DI PANICO LO PSICOLOGO roma
Nel disturbo di panico vi è un attacco d'ansia improvviso, e spesso inspiegabile, caratterizzato da un numero elevato di sintomi, tra cui: dispnea, cioè difficoltà a respirare o senso di affanno, palpitazioni o tachicardia, nausea o disturbi addominali, dolore al petto, sensazioni di soffocamento e asfissia, sudorazione e tremori, sensazione di sbandamento, di instabilità, di testa leggera o svenimento, paura di perdere il controllo o di impazzire, paura di morire, brividi di freddo o vampate di calore, oltre a sensazioni di torpore o di formicolio. Inoltre, durante un attacco di panico, la persona può sperimentare un senso di depersonalizzazione e di derealizzazione, la depersonalizzazione consiste nel percepirsi come distaccati da se stessi e dal proprio corpo, mentre la derealizzazione è costituita da una sensazione di irrealtà rispetto a ciò che circonda la persona staessa. Gli attacchi di panico possono verificarsi con una certa regolarità e frequenza, per esempio una volta alla settimana o più spesso, di solito durano qualche minuto e possono essere associati a situazioni specifiche, come guidare l'auto, altre volte invece si verificano senza una causa evidente e in stati di apparente benessere, spesso tra un attacco di panico e l'altro si sviluppa una forte ansia anticipatoria, cioè la preoccupazione persistente di avere altri attacchi. La prevalenza del disturbo è di circa il 2% circa negli uomini e di oltre il 5% nelle donne (Kessler et al., 1984) e la sua comparsa è associata ad esperienze che la persona ha vissuto come particolarmente stressanti. Secondo DSM IV-TR tale disturbo d'ansia può presentarsi sia isolatamente che essere associato ad agorafobia, cioè un insieme di ansie che riguardano i luoghi pubblici e frequentati, dai quali potrebbe essere difficile allontanarsi o avere un aiuto nel caso che l'individuo venga colpito da un attacco di panico, quindi può riguardare molte situazioni in cui la persona è sola fuori casa. Quando si verifica questa associazione, si parla di disturbo di panico con agorafobia.
DISTURBO D'ANSIA LO PSICOLOGO roma
La persona affetta da disturbo d'ansia generalizzato è preda di ansia e preoccupazione eccessive e persistenti, spesso riguardanti piccole cose e attività quotidiane. La persona vive anche una grande difficoltà nel controllare la sua preoccupazione e oltre a tale ansia, sviluppa anche una serie di sintomi fisici come la sudorazione, vampate di calore, nodo alla gola oltre a un senso di irrequietezza, irritabilità, difficoltà ad addormentarsi o a mantenere un sonno soddisfacente. Anche la frequenza del battito cardiaco e la respirazione possono risultare elevate. Alcune volte si verificano disturbi alla muscolatura scheletrica, quindi tensione e dolore muscolare, facile affaticabilità e difficoltà o incapacità a rilassarsi. Le persone che soffrono di questo disagio si sentono spesso agitati e irrequieti, di solito sono molto apprensivi, anche rispetto a fatti che ad altri apparirebbero "futili", sono anche impazienti, irritabili, soggetti a scoppi d'ira, insonnia e sono facilmente distraibili, il tutto a causa dello stato di quasi costante tensione che la persona vive. La prevalenza del disturbo è abbastanza elevata, dato che lo si riscontra nel 5% circa della popolazione generale (Wittchen et al., 1994). Gli eventi di vita stressanti sembrano avere qualche ruolo nella sua insorgenza.
DISTURBO D'ANSIA E DISTURBO DI PANICO LO PSICOLOGO roma
Il disturbo ossessivo-compulsivo è un disturbo d'ansia caratterizzato dalla presenza di ossessioni, cioè di pensieri, immagini o impulsi persistenti, che la persona vive come intrusivi, irrazionali o inappropriati e su cui non riesce ad esercitare alcun controllo, tali pensieri sono fonte di ansia marcata. L'altra caratteristica fondamentale del disturbo si sostanzia nella presenza di compulsioni, cioè, la persona si sente spinta a ripetere di continuo certi comportamenti, anche se in apparenza senza senso, come lavarsi ripetutamente le mani o controllare di continuo la chiusura delle porte, altre volte si tratta invece di atti mentali, come pregare, contare o ripetere parole mentalmente, tutto ciò ha lo scopo fondamentale di neutralizzare l'ansia generata dalle ossessioni. Spesso la persona che soffre di questo disturbo ripete sempre la stessa azione, perché teme che se smettesse di eseguirla ne potrebbero derivare conseguenze terribili, anche per questo la frequenza con cui un'azione compulsiva viene ripetuta può essere elevatissima. Ne conseguono un notevole disagio psicologico oltre ad una rilevante interferenza con le attività della vita quotidiana. Solitamente insorge agli inizi dell'età adulta, spesso in seguito a qualche evento vissuto come stressante, ad esempio una gravidanza, il parto, difficoltà familiari o sul lavoro. Può accadere che il disturbo sia preceduto da un episodio depressivo o che sia seguito da depressione. Il disturbo ossessivo-compulsivo può essere anche associato ad altri disturbi d'ansia, in particolare a quello di panico e alle fobie. Ovviamente molte persone possono vivere in minima parte esperienze simili a quelle descritte, ma per chi è afflitto da un'ossessione, esse possono essere di tale intensità e frequenza da interferire pesantemente con il suo normale funzionamento. Nella clinica, le ossessioni più frequenti riguardano le paure di contaminazione, paure che possono esprimere qualche impulso sessuale o aggressivo, oppure si riscontrano anche paure ipocondriache di disfunzioni fisiche. Le ossessioni possono presentarsi anche come una forma estrema di dubbio e indecisione. Le compulsioni più comuni, invece, hanno a che fare con la pulizia o con l'ordine, veri e propri rituali che possono richiedere anche ore intere, ma le compulsioni possono anche manifestarsi tramite l'evitamento di determinati oggetti o attraverso un controllo continuo, come verificare sette o otto volte di avere eseguito un'azione già compiuta, per esempio controllare di aver spento il gas. Spesso si parla di giocatori d'azzardo compulsivi o bevitori compulsivi, però, nonostante queste persone riferiscano di sentire una spinta irresistibile a giocare o a bere, da un punto di vista clinico il loro comportamento non può essere considerato una compulsione, poiché viene spesso intrapreso con piacere, mentre l'atto compulsivo è vissuto dalla persona come estraneo alla sua personalità. Purtroppo, spesso, tale disturbo crea poi delle gravi problematiche a livello relazionale, familiare e in senso più ampio, interpersonale.
DISTURBO D'ANSIA E DISTURBO DI PANICO IL SESSUOLOGO roma
Questo disturbo si verifica in seguito ad un trauma molto forte, tale evento traumatico riguarda la morte o la minaccia di morte o di gravi lesioni, quindi si tratta di un evento che implica il pericolo per l'integrità fisica propria o anche altrui. In risposta a tale evento la persona sperimenta orrore, paura intensa o impotenza. Una caratteristica del disturbo è quella di rivivere l'evento traumatico tramite ricordi, sogni spiacevoli che lo rievocano, ma anche tramite allucinazioni e flashback, nonostante la persona faccia di tutto per evitare pensieri, sensazioni, conversazioni, luoghi o persone che rievochino il trauma. Purtroppo in conseguenza del trauma la persona sperimenta sentimenti di distacco emotivo ed estraneità verso gli altri, affettività ridotta e sente di non avere nessun tipo di prospettiva per il futuro, queste persone infatti si aspettano di non poter più avere una carriera, un matrimonio o dei figli, semplicemente una vita "normale", inoltre sviluppano sintomi fisici, coma difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, difficoltà a concentrarsi, ipervigilanza, oltre a irritabilità e scoppi d'ira eccessivi. Il disturbo post-traumatico da stress si differenzia dal disturbo acuto da stress, sulla base della durata dei sintomi, infatti, mentre nel disturbo acuto da stress i sintomi scompaiono di solito entro un mese dall' esordio, nel disturbo post traumatico da stress continuano. Quasi tutte le persone che vivono un'esperienza traumatica vivono un periodo di forte stress, ma non sempre si sviluppa un vero e proprio disturbo, infatti si può parlare di disturbo quando la persona,in conseguenza del trauma, vede il proprio funzionamento sociale o lavorativo compromesso in maniera significativa. Chi soffre di un disturbo post traumatico da stress, spesso, è soggetto a sviluppare anche altri disagi, come ad esempio ansia, depressione, rabbia, senso di colpa, abuso di sostanze, problemi con il partner e sul lavoro. Comuni sono anche i pensieri riguardanti il suicidio, così come episodi esplosivi di violenza e problemi di natura psicofisiologica, legati ovviamente allo stress, come dolori lombari, cefalea e disturbi gastrointestinali.
DISTURBO D'ANSIA E DISTURBO DI PANICO IL SESSUOLOGO roma E LO PSICOLOGO ROMA
Il disturbo acuto da stress è simile a quello post-traumatico. In entrambi i casi la persona ha vissuto un evento fortemente traumatico, anche in questo caso reagisce all'evento con intensa paura, impotenza e orrore. Sono presenti sia il rivivere l'esperienza traumatica, sia l'evitamento di tutti gli stimoli che possono rievocarla, sia i sintomi di elevata attivazione fisiologica. Ciò che differenzia i due disturbi è la durata dei sintomi, infatti il disturbo acuto da stress ha una durata che varia da pochi giorni a un mese circa, mentre il disturbo post-traumatico ha una durata sicuramente maggiore ed quindi molto più invalidante per il funzionamento della persona nella sua vita quotidiana.