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Psicoterapeuta Roma- Dott.ssa Emanuela Federico sessuologo e psicologo a Roma.

Spieghiamo cosa fa lo psicoterapeuta roma, chi è lo psicoterapeuta roma

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L'esercizio dell'attività di psicoterapeuta è una specializzazione sanitaria. In Italia la Legge 18 febbraio 1989 n. 56 in materia di "Ordinamento della professione di Psicologo", stabilisce che l'esercizio dell'attività psicoterapeutica, in ambito pubblico o privato, è riservata a laureati in Psicologia o Medicina e Chirurgia iscritti nei rispettivi Albi; per tale attività la Legge prevede una formazione professionale da acquisire, dopo il conseguimento della laurea e dell'iscrizione all'Ordine, mediante corsi di durata almeno quadriennale presso Scuole di Specializzazione Universitarie, o - a titolo oneroso - presso Scuole private autorizzate ("riconosciute") dal MIUR (Ministero dell'Università e della Ricerca) attraverso un'apposita Commissione Ministeriale. La norma indica che il professionista psicologo e medico rilasciano entrambi prestazioni riconosciute come sanitarie, ovvero ascrivibili a diagnosi, cura e riabilitazione nel proprio ambito di competenza.

Lo psicologo, nella sua prassi clinica, elargisce quindi prestazioni sanitarie rivolte alla cura della persona, al sostegno psicologico, e al trattamento dei disturbi mentali. Ciò che differenzia lo psicologo dal medico è lo strumento sanitario utilizzato; lo psicologo, ai sensi della già citata L. 56/89 art.1, utilizza tutti gli strumenti conoscitivi e d'intervento in ambito psicologico. L'attività di intervento psicologico è quindi riservata allo psicologo, così come l'attività di intervento medico-chirurgico è riservata al medico-chirurgo. La norma, art.3 L. 56/89, in quanto legge che regola la professione di psicologo, spiega infatti che lo psicologo, anche qualora fosse psicoterapeuta, non potrebbe comunque curare con mezzi riservati ai medici (ad es., farmaci); per estensione, il medico non può curare con mezzi riservati allo psicologo. L'intervento psicologico-clinico è infatti l'insieme degli interventi psicologici rispetto ai disturbi, problemi e disagi psichici, relazionali e psicosociali, effettuati attraverso strumenti diagnostici, conoscitivi e d'intervento di ambito psicologico; mentre la più ristretta area della psicoterapia è una sola di tali forme di intervento, che non esaurisce tutti gli strumenti d'intervento psicologico ai quali è abilitato lo psicologo, indipendentemente dall'essere anche psicoterapeuta.

I problemi oggetto di intervento dello psicoterapeuta vanno dal generico disagio esistenziale senza una sintomatologia psicopatologica manifesta, alle forme di disturbi più clinicamente strutturati (dalle strutturazioni e sintomatologie nevrotiche a quelle dei disturbi di personalità), fino all'intervento psicoterapeutico nelle più gravi forme di psicosi (psicopatologia con interpretazione delirante della realtà, spesso con allucinazioni uditive, visive o tattili).

Possono essere affrontati fenomeni sintomatici quali l'ansia, la depressione, il disturbo maniacale, le fobie, le ossessioni, i disturbi del comportamento alimentare - anoressia e bulimia - e della sfera sessuale, il comportamento compulsivo, l'abuso di sostanze, eccetera (i cosiddetti "disturbi di asse I del DSM"); in psicoterapia è possibile affrontare anche i disturbi della personalità ("disturbi di asse II del DSM"), le forme di disagio personale non psicopatologicamente strutturato (difficoltà relazionali, affettive, interpersonali), ed i fenomeni relazionali complessi quali il mobbing, il conflitto coniugale, ed altri.

Storicamente, alcune scuole di psicoterapia si sono focalizzate maggiormente su particolari sintomatologie o determinate aree di intervento, come nel caso dell'indirizzo psicoanalitico con la sua attenzione (anche se non esclusiva) alle cosiddette nevrosi (ansia, depressione, fobie, ossessioni) oltre che ai disturbi di personalità, disturbi da stress, disturbi sessuali, alimentari, del sonno e dipendenze patologiche e disturbi del comportamento alimentare.

lo psicoterapeuta roma e la psicoterapia

La psicoterapia si occupa della cura di disturbi psicopatologici di diversa gravità, che vanno dal modesto disadattamento o disagio personale alla sintomatologia grave, e che possono manifestarsi in sintomi nevrotici oppure psicotici, tali da nuocere al benessere di una persona fino ad ostacolarne lo sviluppo, causando fattiva disabilità; a tal fine si avvale di tecniche applicative della psicologia, dalle quali prende specificazione nei suoi diversi orientamenti teorici. Etimologicamente la parola psicoterapia - "cura dell'anima" - riconduce alle terapie della psiche realizzate con strumenti psicologici, quali il colloquio e la relazione, nella finalità del cambiamento consapevole dei processi psicologici dai quali dipende il malessere o lo stile di vita inadeguato, e connotati spesso da sintomi come ansia, depressione, fobie, ecc. Esistono numerose definizioni di psicoterapia pertinenti a teorie della mente e modelli d'intervento diversi, spesso su basi epistemologiche differenti. Numerose sono anche le pratiche e le tecniche psicoterapeutiche legate ai diversi indirizzi teorici.

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Per gli psicoterapeuti di indirizzo psicodinamico, di cui la tradizione classica è quella di approccio psicoanalitico, il sintomo manifestato dal paziente è la conseguenza di un conflitto inconscio tra alcune componenti dell'endopsichismo, o può essere attribuibile a problemi strutturali nello sviluppo di alcuni assetti psichici interni nel corso dello sviluppo psicologico ("teorie del conflitto" vs. "teorie strutturali"). Per poter "sopravvivere" emotivamente ad avvenimenti che non sa gestire, l'individuo sviluppa delle difese di tipo psicologico (ad esempio la rimozione); l'evento problematico o "traumatico" viene così reso parzialmente gestibile, ma permane nel sistema psichico come conflitto inconscio: il sintomo rappresenta quindi l'espressione esplicita di tale conflitto. All'interno dell'approccio psicoanalitico (detto anche "psicodinamico"), esistono differenti sottoscuole di pensiero, con differenti "teorie della clinica": tra le principali, si devono citare quelle psicoanalitiche classiche, quelle psicoanalitico-relazionali, quelle psicoanalitico-intersoggettive; tra quelle derivate dal filone principale della psicoanalisi freudiana e post-freudiana, sono di rilievo inoltre la psicologico-analitica junghiana, la psicanalisi lacaniana e la psicologia individuale adleriana. In generale, la terapia psicodinamica dei vari orientamenti psicoanalitici prevede una stretta relazione tra psicoterapeuta e paziente, grazie alla quale si cerca di esplorare la struttura dei conflitti responsabili dei sintomi. Lo psicoterapeuta assiste il paziente nella rielaborazione dei conflitti interiori, permettendo una miglior gestione degli effetti provocati da questi. L'unicità e irripetibilità di ogni Stile di vita fa sì che il "trattamento" di ciascun paziente preveda un certo grado di "personalizzazione": la coppia creativa, costituita dal terapeuta e dal paziente, pur nel rispetto delle indicazioni metodologiche, decreterà, per ciascun caso, le regole dell'accordo terapeutico e le modalità dell'interazione. Il percorso terapeutico si snoda in un percorso dove il dolore e la sofferenza viene vista come opportunità evolutiva nella quale la persona agisce attivamente sulla situazione per trasformarla o comunque accettarla.

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Una serie di recenti studi hanno dimostrato l'efficacia della psicoterapia, tramite metodi di neuroimaging.

Gli studi sperimentali si sono avvalsi delle attuali metodiche di visualizzazione in vivo del cervello, che sono la Tomografia ad emissione di positroni (PET) e la risonanza magnetica funzionale (fMRI). Sono stati esaminati gruppi diversi di pazienti, affetti da disturbo ossessivo-compulsivo, da fobia specifica o sociale, ed altri con disturbi depressivi maggiori o schizofrenici. Tra questi studi, Schwartz et al. hanno provato a confrontare l'efficacia di psicofarmaci e psicoterapia, sia sul piano biologico che su quello comportamentale. I ricercatori hanno rilevato che la psicoterapia apporta significativi cambiamenti nell'attività funzionale cerebrale dei pazienti, e tali modificazioni sono strettamente correlate al miglioramento clinico. Tali cambiamenti, inoltre, riguardano l'attività funzionale delle aree, sia corticali sia sottocorticali, implicate nella specifica patologia, e non altre aree. Ma ciò che è veramente suggestivo è che la ricerca ha dimostrato che sia la psicoterapia che il farmaco sono entrambi efficaci nella cura delle diverse patologie psichiatriche, generando entrambe un efficace miglioramento clinico: entrambe le modalità di trattamento modificano l'attività neuronale, spesso delle medesime aree del cervello, ed inducendo anche cambiamenti nella stessa direzione di alcuni parametri biologici.

Riferimenti: wikipedia psicoterapia